Finalità della Fondazione Avvenire, costituita nel 2008, è la conservazione e valorizzazione di archivi, materiali, beni, provenienti dalla storia e dalla attività dei Democratici di Sinistra in provincia di Como, e consentirne l’accesso e l’utilizzo in vista di attività di studio e di ricostruzione storica. Lo Statuto dell’ente prevede altresì che vengano promosse e organizzate iniziative volte a promuovere il pensiero, la cultura e l’azione politica della sinistra italiana ed europea, favorendo l’incontro fra tutti coloro che allo scopo possano fornire supporto di idee ed ogni altro contributo e sostegno. La sede della Fondazione, e dell’archivio, inizialmente in via Teresa Ciceri, 12, storica sede del PCI comasco, è attualmente in via Anzani, 14, a Como.

Finalità, scopi, programmi della Fondazione Avvenire

“Il Partito Democratico è nato e vive anche perché i Democratici di Sinistra – insieme alla Margherita e a tanti che si sono riconosciuti nell’Ulivo, hanno deciso di mettere la propria esperienza e la propria storia a disposizione di un nuovo progetto politico.
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Statuto

Con la denominazione "FONDAZIONE AVVENIRE" è costituita in Como una fondazione con sede in via Teresa Ciceri n. 12. Continua a leggere >

Organigramma

Consiglio di Indirizzo
Rosangela Arrighi - Presidente
Chiara Braga, Rosalba Benzoni, Gianfranco Giudice, Stefano Buzzi, Fausta Clerici, Mario Clerici, Gabriella Pintacuda, Luciano Razzi, Licia Viganò.

Consiglio di Amministrazione
Rosangela Arrighi presidente
Renato Brenna, Guido Castelli, Luca Fonsdituri, Eleonora Galli, Domenico Quartieri, Viviana Seveso

L’attività di conservazione e valorizzazione degli archivi pervenuti a Fondazione Avvenire si è concretizzata con progetti di riordino, inventariazione e, da ultimo, digitalizzazione di una parte dei fondi, progetti realizzati anche mediante la partecipazione a bandi di finanziamento regionali e ministeriali, in collaborazione con realtà politiche, associative e culturali del territorio che hanno partecipato all’iniziativa.

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20-21-22 OTTOBRE 2023Tra Memoria e Futuro,TRE GIORNI, UNA UNICA LUNGA NOTTE.LA NOTTE ROSSA DEI DIRITTI.Oltre l’individualismo, verso la Comunità, per affermare insieme l’urgenza dei diritti per tutti i popoli del pianeta.Diritti umani per le minoranze, per il lavoro, per le pari opportunità. Il diritto alla felicità.Il 19 ottobre 2023 alle ore 18 a Como nel salone di Villa Gallia in via Borgovico 154presentazione del libro ENRICO BERLINGUERLA PACE AL PRIMO POSTOL’Autore Alexander Höbel illustrerà il lavoro di ricerca, dialogando con Gianfranco Giudice e Francesco Angelini. ... See MoreSee Less
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5 months ago

La Costituzione non è una macchina che una volta messa in moto va avanti da sé.La Costituzione è un pezzo di carta, la lascio cadere e non si muove: perché si muova bisogna ogni giorno rimetterci dentro il combustibile; bisogna metterci dentro l’impegno, lo spirito, la volontà di mantenere queste promesse, la propria responsabilità.Per questo una delle offese che si fanno alla Costituzione è l’indifferenza alla politica. È un po’ una malattia dei giovani l’indifferentismo”.«La politica è una brutta cosa. Che me n’importa della politica?».Quando sento fare questo discorso, mi viene sempre in mente quella vecchia storiellina che qualcheduno di voi conoscerà: di quei due emigranti, due contadini che traversano l’oceano su un piroscafo traballante.Uno di questi contadini dormiva nella stiva e l’altro stava sul ponte e si accorgeva che c’era una gran burrasca con delle onde altissime, che il piroscafo oscillava. E allora questo contadino impaurito domanda ad un marinaio: «Ma siamo in pericolo?» E questo dice: «Se continua questo mare tra mezz’ora il bastimento affonda». Allora lui corre nella stiva a svegliare il compagno. Dice: «Beppe, Beppe, Beppe, se continua questo mare il bastimento affonda». Quello dice: «Che me ne importa? Unn’è mica mio!».Questo è l’indifferentismo alla politica.È così bello, è così comodo! è vero? è così comodo! La libertà c’è, si vive in regime di libertà.C’è altre cose da fare che interessarsi alla politica! Il mondo è così bello vero? Ci sono tante belle cose da vedere, da godere, oltre che occuparsi della politica! E la politica non è una piacevole cosa.Però la libertà è come l’aria. Ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare, quando si sente quel senso di asfissia che gli uomini della mia generazione hanno sentito per vent’anni e che io auguro a voi giovani di non sentire mai. E vi auguro di non trovarvi mai a sentire questo senso di angoscia, in quanto vi auguro di riuscire a creare voi le condizioni perché questo senso di angoscia non lo dobbiate provare mai, ricordandovi ogni giorno che sulla libertà bisogna vigilare, vigilare dando il proprio contributo alla vita politica…Quindi voi giovani alla Costituzione dovete dare il vostro spirito, la vostra gioventù, farla vivere, sentirla come vostra; metterci dentro il vostro senso civico, la coscienza civica; rendersi conto (questa è una delle gioie della vita), rendersi conto che nessuno di noi nel mondo non è solo, non è solo che siamo in più, che siamo parte, parte di un tutto, un tutto nei limiti dell’Italia e del mondo. Ora io ho poco altro da dirvi.In questa Costituzione c’è dentro tutta la nostra storia, tutto il nostro passato, tutti i nostri dolori, le nostre sciagure, le nostre gioie. Sono tutti sfociati qui in questi articoli; e, a sapere intendere, dietro questi articoli ci si sentono delle voci lontane…E quando io leggo nell’art. 2: «l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica, sociale»; o quando leggo nell’art. 11: «L’Italia ripudia le guerre come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli», la patria italiana in mezzo alle altre patrie… ma questo è Mazzini! questa è la voce di Mazzini! O quando io leggo nell’art. 8: «Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge», ma questo è Cavour!O quando io leggo nell’art. 5: «La Repubblica una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali», ma questo è Cattaneo!O quando nell’art. 52 io leggo a proposito delle forze armate: «l’ordinamento delle forze armate si informa allo spirito democratico della Repubblica», esercito di popoli, ma questo è Garibaldi!E quando leggo nell’art. 27: «Non è ammessa la pena di morte», ma questo è Beccaria! Grandi voci lontane, grandi nomi lontani… Ma ci sono anche umili nomi, voci recenti! Quanto sangue, quanto dolore per arrivare a questa costituzione! Dietro ogni articolo di questa Costituzione, o giovani, voi dovete vedere giovani come voi caduti combattendo, fucilati, impiccati, torturati, morti di fame nei campi di concentramento, morti in Russia, morti in Africa, morti per le strade di Milano, per le strade di Firenze, cha hanno dato la vita perché libertà e la giustizia potessero essere scritte su questa carta.Quindi, quando vi ho detto che questa è una carta morta, no, non è una carta morta, è un testamento, è un testamento di centomila morti.(Piero Calamandrei a Milano il 26 gennaio al 1955.)Buon 25 aprile. ... See MoreSee Less
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7 months ago

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Albo fotografico dall'archivio PCI-PDS-DS

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via Anzani 14
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La Sede della Fondazione, inizialmente in via Teresa Ciceri, 12, storica sede del PCI comasco, è stata trasferita successivamente in via Anzani 14, Como.