25 Aprile 1946 PRIMA FESTA DELLA LIBERAZIONE – Il programma

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25 Aprile 1946 PRIMA FESTA DELLA LIBERAZIONE – Il programma

L’UNITÀ

ORGANO DEL PARTITO COMUNISTA ITALIANO                         
MERCOLEDI’ 24 APRILE 1946
Anno XXIII (Nuova serie) N° 97
Una copia L. 4 – Arretrata L. 6

VELIO SPANO Direttore
MARIO ALICATA Condirettore responsabile

 

 


Pag. 1

25 APRILE: FESTA NAZIONALE DEI POPOLO

Grandi manifestazioni popolari per l’anniversario dell’insurrezione

 

Per celebrare in modo solenne il primo anniversario dell’insurrezione, che portò alla completa liberazione del territorio nazionale, una serie di manifestazioni verranno celebrate in tutta Italia il 25 aprile.
A Roma avrà luogo una grande manifestazione popolare al Gianicolo.
Il Ministro Gasparotto (1) presenzierà alla cerimonia procedendo alla consegna di 5 medaglie d’oro alla memoria alle famiglie dei Caduti.

Presiederà il comizio il segretario regionale dell’ANPI, Bugliari (2); parlerà poi l’oratore designato dall’Esecutivo Nazionale dell’ANPI: Enrico Mattei (3), che fu membro del Comando Generale Militare del Nord. Porteranno il loro saluto il comandante partigiano compagno Moscatelli (4) e Pertini(5).

Nel pomeriggio avrà luogo un grande spettacolo al Teatro dell’Opera oltre a varie feste popolari, gare sportive, concerti bandistici nei rioni di Roma.

A Milano verrà celebrata alle 8 una messa cantata in suffragio dei caduti, dopodiché un grande corteo, con in testa le bandiere partigiane, percorrerà le principali vie di Milano per recarsi, infine, all’Arena, dove parleranno il compagno Longo (6) e Ferruccio Parri (7).

Nel pomeriggio, all’Arena, avrà luogo una manifestazione sportiva Alla sera, infine, grandi balli all’aperto, simili a quelli organizzati l’anno scorso per il 14 luglio, si svolgeranno nei quartieri popolari a cura di ogni sezione dell’Anpi.

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(1) LUIGI GASPAROTTO, Deputato all’Assemblea Costituente nel giugno 1946 per l’Unione Democratica Nazionale (lista elettorale costituita da vari partiti politici italiani di ispirazione moderata in occasione delle elezioni per l’Assemblea Costituente del 1946. Essa raggruppava: Partito Liberale Italiano (PLI), liberali conservatori; Democrazia del Lavoro (DL), demo-laburisti; Unione Nazionale per la Ricostruzione, di Francesco Saverio Nitti, centristi-liberali; Alleanza Democratica della Libertà, di Arturo Labriola, demo-progressisti.
(2) FRANCO BUGLIARI, comandante di gruppi di “Giustizia e Libertà”, dopo la Liberazione fu eletto presidente del Consiglio nazionale della Federazione degli avvocati e procuratori italiani. Allo scioglimento del Partito d’Azione passò nel PSI.
(3) ENRICO MATTEI, prese parte alla Resistenza, divenendone una figura di primo piano e rappresentandone la componente “bianca” in seno al CLNAI.  Fu sempre vicino alla sinistra democristiana, in particolar modo a figure come Giorgio La Pira.
(4) CIRO MOSCATELLI, comandante delle Brigate Garibaldi della Valsesia. Deputato alla Costituente per il PCI, nel terzo governo De Gasperi è sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri.
(5) SANDRO PERTINI, settimo presidente della Repubblica Italiana, primo socialista e unico esponente del PSI a ricoprire la carica. Il suo mandato presidenziale fu caratterizzato da una forte impronta personale che gli valse una notevole popolarità, tanto da essere ricordato come il “presidente più amato dagli italiani” o il “presidente degli italiani”.
(6) LUIGI LONGO, vicecomandante del Corpo volontari della libertà e stretto collaboratore di Ferruccio Parri. Dopo la guerra fa parte della Consulta nazionale e nel 1946 dell’Assemblea Costituente, successivamente viene poi eletto alla Camera dei deputati nelle liste del PCI di cui diventerà segretario nel 1964.
(7) FERRUCCIO PARRI, fu capo del Partito d’Azione e lo rappresentò nel Comitato di Liberazione Nazionale dell’Alta Italia. Fu vicecomandante del Comando generale dei volontari per la Libertà insieme con Luigi Longo e col generale Raffaele Cadorna. Nel 1946 aderì al PRI che abbandonò nel 1953 per fondare con Piero Calamandrei il movimento di Unità Popolare e nel 1958 si candidò come indipendente nelle liste del PSI. Nel 1963 il presidente della Repubblica Antonio Segni lo nominò senatore a vita.